Non vedrai mai la realtà per quella che è.
Cucirai addosso alle persone e alle situazioni vestiti di pezza fatti di tutti i tuoi traumi ed emozioni non integrate.
Lo farai col partner,
con il lavoro,
con i possedimenti,
con il guru,
con i libri del guru,
con le tradizioni spirituali alle quali inneggi con grande orgoglio,
e con gli stessi principi spirituali che tenterai sempre di usare a vantaggio del te che credi di essere.
E costruirai molte storie fantastiche per tenere su questa messa in scena, storie incredibili alle quali finirai per credere a forza di dargli attenzione ed energia.
Perciò appena la realtà si incrinerà mostrandoti la falsità di quelle storie e appena ti verrà data la possibilità di aprire gli occhi, tu ti ci attaccherai disperatamente, specie se ci hai messo anni a tenerle in vita.
Perchè credimi, ritirare una proiezione sulla realtà e sulle persone sarà molto doloroso e il più delle volte preferirai rimanere nell’illusione di un copione menzognero piuttosto che incontrare la cruda realtà dei fatti: che non era l’altro a provocarti quello stato emotivo, bello o brutto, meraviglioso o terribile che fosse.
Eri tu ad usare l’altro come scusa per vedere qualcosa che era in te, come possibilità per guarirti.
Molte volte preferirai restare attaccato alla storia che ti sei raccontato perché fa davvero più male ammettere di aver sbagliato, di aver perso un sacco di tempo dando la colpa all’esterno e ricominciare ad essere responsabili della propria realtà piuttosto che tenersi un dolore conosciuto e tuttosommato confortante.
E’ una scelta fra la realtà e la finzione, fra le proiezioni e la conoscenza diretta.
E’ una scelta fra la mentalità della vittima e quella della responsabilità totale.
E in questo sei sempre libero.
Il mondo che vedi è ciò che tu gli hai dato, niente di più.
Ma nonostante non sia niente di più, non è niente di meno.
Quindi, per te è importante.
La percezione è il risultato e non la causa.
C’è un altro modo di guardare il mondo.
Potrei vedere pace anziché questo.
tratto da “Un Corso in Miracoli”