L’espressione terrestre dell’Essere Umano

Conoscere gli elementi che vanno a costituire un essere umano e come essi si esprimono in esso è necessario per comprendere la sua biografia e le sue ‘malattie’.

L’interiorità dell’essere umano è ciò che chiamiamo anima o meglio ancora vita animica. In quella di tutti noi si possono osservare delle “anormalità” come piccole o grandi fughe di pensiero, distrazioni, troppa rapidità o lentezza di espressione, mancanza di presenza, eccessi nei sentimenti, nelle emozioni, azioni impulsive, insensate e via dicendo. Rendersi conto che tutti noi siamo soggetti a queste irregolarità, ci permetterà di osservare qualcosa di più evidente nei bambini dallo sviluppo rimasto incompleto e che incontriamo nel nostro cammino non per caso.  

Steiner per rappresentare la vita terrestre disegna in primo luogo una linea curva bianca che rappresenta il corpo fisico. Accanto ne disegna un altra gialla e tratteggiata; questa rappresenta le espressioni della sua interiorità – pensieri, sentimenti, comportamenti. Trattasi di una vita animica che si manifesta poco per volta nel corso del tempo terrestre. Questa vita animica è quella che può manifestarsi come normale o abnorme.
Steiner sottolinea che questa vita interiore terrestre non scende dai mondi spirituali
C’è invece accanto ad essa un’altra vita animica che scende dai mondi spirituali, nello specifico dal Mondo Astrale ed è quella parte di Anima che è stata conservata nel Mondo Astrale da una vita precedente e che nel viaggio post morte è andata a procurarsi le forze da utilizzare sulla futura vita terrestre per fare da intermediaria tra il corpo fisico e lo spirito. Questo “Corpus Astrale” non ha appunto nulla a che vedere con il “corpo astrale” terrestre, quello formato dall’espressione del Corpo Animico Senziente e l’Anima Senziente o vita animica. Il “Corpus Astrale” che scende dai mondi spirituali va ad abitare il corpo fisico nel periodo che va dal concepimento alla nascita e  prenderà possesso del corpo fisico che si sarà formato secondo le leggi ereditarie della corrente genetica

Può accadere che questa Anima originaria ed antica che scende dai mondi spirituali, nell’afferrare, nel compenetrare, nell’andare ad abitare il corpo, trovi un intoppo in un organo od un complesso di organi e non riesca a farlo come sarebbe opportuno, o come dice Steiner in un rapporto che rientra in un raggio non fisso ma nemmeno casuale, un raggio di “normalità” nel quale muoversi senza particolari conseguenze.
Se il raggio viene sforato si palesano delle conseguenze che sono quelle che poi chiamiamo “malattia”.
Tuttavia può anche accadere che questa vita animica non abbia problemi ed afferri l’organo od un complesso di organi correttamente e sia invece la linea ereditaria a portare incontro delle problematiche. Sarà dunque da questo lato che si andrà a produrre una malattia. L’anima originaria è sempre sana, ciò che genera problematiche nasce sempre sulla Terra.

Quando dunque avviene il collegamento tra corpo fisico e l’elemento animico spirituale che scende dal mondo dello spirito, ha inizio la nostra vita animica – interiore – articolata in pensare, sentire e volere e che diventa manifesta nella vita terrestre. É dunque questa la vita animica ‘malata’ e per non confondersi con quella originaria spirituale la chiamiamo vita animica secondaria. Essa, è un riflesso della vita animica spirituale e scompare all’addormentamento.
Si tratta del nostro personaggio sulla terra e non ha nessuna vera esistenza.
È formata da un ammasso di impulsi, condizionamenti, imprinting, effetti della genetica che vengono dal mondo terrestre. Scompare quando ci addormentiamo e ricompare al risveglio. All’addormentamento la vita animica spirituale vera si libera e può di nuovo effondersi nel mondo dal quale proviene. Questo è l’astrale che lascia il corpo durante il sonno, l’altra parte semplicemente si spegne. Questa vita animica spirituale vera Steiner la chiama “vita animica durevole” e la disegna con una linea continua viola, mentre quella secondaria abbiamo visto, con una linea tratteggiata, gialla. Molto significativo il fatto che la disegni con un tratteggio come a voler indicare tutte le frammentazioni che quanta anima terrestre, questa vita animica secondaria vive sulla terra.

Quella che attraversa le ripetute vite terrene è la vita animica durevole.  

Essa è un nucleo che di vita in vita diventa sempre più corposo, uno zainetto che ogni volta che ci si incarna discende nel nuovo corpo e va a costituire una base di partenza animica. Ma come va ad abitare il corpo ?
Attraverso i sistemi neuro-sensoriale, ritmico e metabolico o anche detto del ricambio e delle membra. È in essi e grazie ad essi che l’anima durevole afferra il corpo.
I sistemi sono i suoi strumenti per vivere la vita nel corpo ed è tramite essi che impara e discerne. Una parte di ciò che ha imparato lo porterà con se nel post mortem e ed un’altra parte quella non utile verrà abbandonato e lasciato al riassorbimento di cui si occuperanno la Gerarchie Spirituali, sempre nel post mortem. Si tratta di contenuti inutili che il mondo dello spirito saprà come eliminare.
Ed è così che la vita animica durevole vive nel corpo la vita terrestre e trasmette allo Spirito ciò che di utile impara per l’evoluzione dello Spirito stesso. Soffermiamoci un attimo nella triplice organizzazione funzionale dell’essere umano perché in essa ci sono gli strumenti grazie ai quali la vita animica durevole può svolgere le sue funzioni.

Abbiamo detto che ha tre strumenti che sono i tre sistemi: 

  1. sistema neuro-sensoriale – sistema nervoso centrale – localizzato principalmente nella testa. Grazie ad esso l’anima usufruisce dello strumento del Pensare. È nell’infanzia che la componente costruttiva del sistema dei nervi e dei sensi parte dalla testa per agire in tutto il corpo
  2. sistema ritmico – sistema respiratorio e sistema cardiocircolatorio – localizzato nell’area del torace, Grazie ad esso l’anima usufruisce dello strumento del Sentire.
  3. sistema del ricambio e delle membra – arti e contenuto dell’addome. Principalmente la funzione del ricambio negli organi vitali (pulizia, emunzione, trasformazione) e l’apparato locomotore. Grazie ad esso l’anima usufruisce dello strumento del Volere o della possibilità di Agire dopo l’elaborazione del pensare e del sentire. Se gli organi non funzionano bene, non funziona bene il corpo e dunque ne soffre l’azione.

Il sistema dei nervi neuro-sensoriale è un sistema sintetico cioè sintetizza, riassume in sé tutte le attività dell’organismo ed infatti contenuto nella testa possiamo dire rappresenta tutto l’uomo

Il sistema del ricambio e delle membra invece si svolge nell’attività degli organi, nel luogo ove risiedono gli organi ovvero l’addome. Pensiamo all’attività epatica che si svolge nell’addome; nel suo agire il fegato compie una attività analitica non solo funzionale. Dice Rudolf Steiner nel Corso di Pedagogia curativa “il fegato è l’organo che da all’uomo il coraggio di mettere in atto un proposito; il fegato media (analizza ndr) la trasformazione di un pensiero in una azione concreta”. 

Ad ogni attività di un organo che analizza il suo contenuto, corrisponde nel capo una analoga attività che invece è riassuntiva di ciò che esso fa, sintetica appunto.

E questo accade per ogni organo cosicché mentre gli organi lavorano individualmente, il capo ne raccoglie l’attività di tutti.
Se dunque nel sistema del ricambio e delle membra abbiamo un processo di analisi, valutazione, scandaglio a livello del capo abbiamo un processo di riassunto, di raggruppamento, di sintesi. Mentre accade questa attività riassuntiva del sistema nervoso, nel cervello si provoca un processo di distruzione di sostanza, che precipita

Nella testa, nel cervello possiamo vedere l’attività del rene e dell’intestino svolgersi insieme a quella epatica o gastrica, nella testa tutto è sintetizzato e questa attività di sintesi si svolge con una precipitazione, una cristallizzazione di sostanza simile ad una pioggia

Questo avviene sempre nella attività di pensiero. 

Affinché l’uomo possa pensare e dunque uscire da sé, mettersi in attività, la vita animica che scende dai mondi spirituali deve venire RIASSUNTA DALLA TESTA e tramite questa funzione riassuntiva della testa essa può “articolare sinteticamente la sostanza ereditaria”. La sostanza del corpo fisico che viene “consumata” cristallizzata come se fosse una pioggia. E così la sostanza diventa uno specchio del pensiero, il cervello diventa uno specchio in cui si riflette il mondo esterno. Questo permette l’attività di pensiero
Quando con la discesa dell’animico-spirituale si ha l’organizzazione sintetica della sostanza, la testa diventa lo specchio in cui si riflette il mondo esterno e questo è ciò che produce l’attività di pensiero che osserviamo in noi

Dunque, per permettere la vita animica sulla terra, la vita animica durevole va ad usare i sistemi.  
Una parte di essa va a permettere l’attività di pensiero, un’altra invece va a lavorare col sistema del ricambio e delle membra in maniera però analitica. Essa costruisce gli organi che sono ben separati gli uni dagli altri ed hanno anche contorni ben distinti. Il sistema del ricambio al contrario del neuro sensoriale è ben visibile. “Tutto ciò che è occupato da sostanza fisica appartiene al sistema del ricambio e delle membra, anche ciò che vediamo del cervello è metabolismo
I singoli organi, costruiti analiticamente stanno alla base dell’intera vita della volontà umana, come l’attività sintetica è la base del pensiero.  Tutti gli organi esistenti stanno alla base della vita della volontà”. 

Invece il sistema ritmico non si vede.  

Quindi i sistemi sono fondamentali per la vita della vita animica durevole sulla Terra.

Ma il lavoro dell’animico spirituale non finisce qui, esso utilizza poi il modello ereditario per costruire il corpo; modello valido fino al cambio dei denti. 

A seconda della forza che essa ha, al cambio dei denti verrà dato l’avvio per lo sviluppo del vero corpo individuale ed a seconda delle forze che essa ha, riuscirà ad emanciparsi più o meno dal modello ereditario trasmesso dai genitori. Dal cambio dei denti dunque l’individualità, la vita animica durevole, prende possesso del corpo e forma un secondo corpo. Nel periodo compreso tra il settimo anno che è orientativamente quello in cui avviene il cambio dei denti, ed il quattordicesimo anno avviene il lavoro più intenso di cui l’individualità è capace. Come educatori è dunque necessario tenere conto di questa conoscenza ed osservare come si modifica il corpo del bambino, i suoi comportamenti, le sue malattie, il suo modo di pensare, i suoi sentimenti e le sue azioni.  

Le conoscenze sull’ereditarietà come dice Steiner sono tutte sciocchezze. 

Per il fatto che l’individuo è intento a costruire sé stesso nel periodo tra i sette ed i 14 anni, ci spieghiamo la chiusura dei ragazzi verso il mondo esterno. Ed è in questo lasso di tempo che potremo osservare il meraviglioso dispiegamento delle forze individuali.   Qualora questo processo dovesse continuare, darebbe luogo ad individui molto ottusi ed ostili. Dal quattordicesimo anno, quando viene raggiunta la maturità terrestre o anche chiamata sessuale, l’individualità si costruisce il suo terzo corpo che viene formato tenendo in considerazione le forze dell’ambiente terrestre. È un errore chiamarla maturità sessuale in quanto questo ambito di maturazione è una sottodivisione della maturità terrestre.

In questo lasso di tempo, l’individuo si riapre al mondo, a ciò che prima gli era estraneo, ne riporta le impressioni ed esce dal rischio dell’ottusità. L’interessamento per l’altro sesso non è niente altro che l’interessamento in generale per il mondo esterno, per le sue impressioni e far girare tutto intorno all’interesse sessuale è un errore. 

Questo terzo corpo lavora fino all’inizio dei venti-ventuno anni

Il nucleo animico-spirituale dunque al ventesimo anno ha già fatto tante cose in questi tre periodi; esso ha messo il sigillo di se negli organi ed ha reso pronto l’uomo per l’esistenza terrestre. 

Ed allora se osserviamo in questo ventennio una qualsiasi anormalità nella vita animica che viene riflessa dagliorgani man mano che essi vengono costruiti, si tratterà di una abnormità della vita animica stessa

Se invece si manifesta una anomalia in un organo dopo il ventunesimo anno quando cioè gli organi sono maturi ed hanno raggiunto un ampio grado di autonomia, non si tratta di un riflesso della vita animica abnorme nell’organo ma di una malattia dell’organo stesso per cui la volontà nel suo aspetto animico può mantenersi indipendente dalle disfunzionalità degli organi e la malattia allora può essere curata come tale e non come malattia dell’anima

Dunque quando ci si trovi di fronte ad una difficoltà nell’agire nell’infanzia, quello che viene chiamato “difetto di volontà” innanzitutto dobbiamo uscire da facili moralismi, giudizi ed etichette ed invece dobbiamo andare a domandarci quale organo[1] sia coinvolto. Quale degenerazione o malattia organica sia connessa a questa difficoltà di azione. 

E’ molto importante avere ben chiaro che la maggior parte dei difetti riguardano la sfera dell’agire, non del pensare ed anche quando si osservi una anomalia del pensare bisogna osservare con cura fino a che punto non si tratti invece di un difetto della possibilità di agire dell’anima durevole – difetto di volontà – legato ad un organo. Può infatti accadere che anche se si pensi troppo velocemente o troppo lentamente non ci sia un difetto del pensiero e che i pensieri appaiano dunque del tutto giusti. Quale è allora il motivo di questa fretta o rallentamento? 

Una volontà difettosa quando opera nelle connessioni. Ed allora li bisogna osservare fino a che grado è implicata la volontà. E per gli educatori è questo che va osservato.  Bisogna sempre vedere se il difetto è nella volontà o nel pensiero e siccome questo è un evento non così comune (il difetto del pensare), in questo secondo caso, è necessario intervenire in ambito medico. 

Tendenzialmente, per il bambino dallo sviluppo incompleto, il difetto è nella volontà, É nell’agire ed esso è collegato con gli organi e dunque con il come la vita animica spirituale li ha compenetrati o come essi si sono formati per via ereditaria. Nel bambino dunque, un organo malato spinge la sua azione fin dentro la vita animica secondaria

Abbiamo detto che la vita animica durevole, può aver compenetrato bene il corpo e dunque gli organi ma che possano esistere ugualmente delle anomalie di quella secondaria perché la linea ereditaria, il corpo in cui essa entra, porta per difetti ereditari e non le permette di avere una vita terrestre equilibrata. Al contrario di quanto pensa la scienza attuale, un difetto ereditario non colpisce a caso, ma per necessità karmica. Cosa significa? Steiner ci dice nel testo di Pedagogia Curativa che ove si presenti un difetto nel corpo ereditario, esisteva prima del concepimento una ignoranza riguardo alla organizzazione umana. Questa ignoranza porta l’individuo a scegliere un corpo difettoso

Prima di andare ad abitare un corpo, nel mondo dello spirito bisogna conoscere con esattezza l’organismo umano perché solo con questa conoscenza sarà possibile entrare nel modo giusto nei primi sette anni nel proprio corpo e poi trasformarlo come necessario per sé stessi. 
Se esistesse una civiltà che tenesse rinchiusi gli uomini dalla mattina alla sera senza che essi possano avere alcun interesse per il mondo esterno, a queste persone si escluderebbe la conoscenza del mondo esterno ove è contenuta tutta la conoscenza e, oltrepassata la soglia della morte, porterebbero con se poche conoscenze che non potrebbero elaborare nel post mortem cosicché alla successiva incarnazione scenderanno sulla terra con minori conoscenze di chi invece ha avuto uno sguardo aperto sul suo ambiente. 
Steiner ci dice che andare per il mondo anche solo un giorno osservandolo con attenzione pone le premesse per la conoscenza dell’interno dell’uomo
Il mondo esterno nella vita terrena diventa il mondo interno nella vita spirituale. 

Le persone che nella loro vita vivono isolate dal mondo esterno scenderanno nella successiva incarnazione senza conoscere l’organismo umano e si sceglieranno antenati che altrimenti non avrebbero procreato…che possono fornire solo corpi cattivi” [2]

Osservando il bambino allora possiamo vedere quanto in esso c’è della vita terrena precedente e bisogna capire perché sia stato scelto per esempio un fegato malato per forze ereditarie e perché in un corpo del genere si introduca con una individualità non completamente sviluppata. 


[1] Rudolf Steiner “Corso di pedagogia curativa” O,O.317 pag. 18

[2] Rudolf Steiner “Corso di pedagogia curativa” O.O 317 pag. 20 

IoArgentoVivo

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