Sembra che qualcosa stia muovendo il genere umano per evitare che esso riesca ad entrare nella fase che porta alla maturazione del sé. Specialmente negli ultimi vent’anni con l’avvento e la pervasività dell’online la società sembra sia ostinatamente focalizzata nel mantenimento di una perenne età adolescenziale. Basta guardarsi intorno, basta tuffarsi nelle pagine di qualche social e si vedrà gente di tutte le età che continuamente mette se stessa in vetrina, sono diventati tutti personaggi pubblici.
Nelle loro narrazioni si vedrà una interpretazione tesa ad un eterno divertimento, una eterna ricerca di soddisfazioni ed appagamenti. Del resto soddisfare i sensi oltre ad essere estremamente piacevole è anche estremamente semplice.
Non è certo un caso se tutto ciò che riguarda la soddisfazione dei sensi è diventato così a buon mercato; paradossalmente anche le droghe adesso costano pochissimo. Tutto è a portata di un clic.
Desideri il divertimento, lo sballo, i viaggi? È pieno di profili Instagram che sanno tutto di te e sanno dove indirizzarti in un paio di scroll. Ti cercano loro, tanto sei nell’algoritmo.
Desideri mangiare, etnico, regionale, internazionale, senza glutine, vegano, carnivoro, dal grande chef o dal contadino? Trovi tutti ma devi prenotare, e con largo anticipo altrimenti non trovi posto. Ma non disperare ci sono sempre i runner. Un paio di click ed il piatto ti bussa alla porta in mezz’ora.
Hai brama di successo, di visibilità, di appariscenza? Fatti un talent, lanciati in un contest, sparati vagonate di selfie, produciti in vlog, narrati in TikTok.
E ci sei. Tutti ti possono vedere. Qualsiasi età tu abbia, qualsiasi sia il luogo ove vivi, qualsiasi siano le tue abilità, non preoccuparti.
C’è pubblico per te.