Veniamo al mondo non per caso e non perché mamma e papà hanno deciso di “fare un bambino”.
LA VITA E’ UNA SCELTA. Cerro una affermazione come questa potrebbe far chiudere qui la visita a questo spazio. Ma non è frutto di dogmi. Lo studio della scienza dello spirito orientata antropologicamente, ci porta autonomamente nel corso del tempo a comprendere per chiarezza di pensiero che questa affermazione è vera.
Steiner ci da anche gli strumenti pratici per appurare che questa affermazione è vera, ma già con il solo studio, arriveremo a questa conclusione.
E se la vita è una scelta, ogni essere umano chela sta esprimendo, voleva vivere una vita esattamente nelle esperienze dell’individuo che abbiamo di fronte.
Ma come è possibile ciò? É possibile se la visione dell’essere umano esce dal solo piano materiale ed entra in uno sovra sensibile. Vista così allora esiste un qualcosa che chiamiamo Nucleo Spirituale che volendo vivere una vita sulla terra aveva bisogno di indossare, abitare un corpo di materia….che sceglie.
Ciò significa, che quando incontriamo bambini con o senza difficoltà siamo di fronte ad esseri spirituali che, per incarnarsi si sono scelti le difficoltà che presenta il corpo nel quale abitano, con tutte le conseguenze del caso.
E ciò significa che quel corpo e quella vita in quel corpo ha per loro un significato di Destino o di Karma.
Ingrandire l’angolo della prospettiva
Questa riflessione ci fa comprendere come anche il tema del discostamento da ciò che consideriamo normale (disabilità, difficoltà di apprendimento, di integrazione etc etc), assuma contorni, forme, aspetti assolutamente nuovi.
Se la vita è una scelta, allora anche le “forme” che in essa prenderemo, saranno legate a quella scelta. E dunque tutte le forme di diversa abilità o di scontro, contrasto con il proprio corpo sono la scelta di una individualità che per la sua evoluzione vuole misurarsi con questo genere di ostacoli. Sapere di trovarsi di fronte un essere spirituale che quella vita l’ha scelta e con essa ha scelto anche di incontrare noi e noi di incontrare lui, fa cambiare o no le cose?
Occuparsi dunque di pedagogia, curativa o meno, significa avere a che fare con un enigma di destino. Per destino non intendiamo fato, ma come suggerisce la stessa parola, destinazione, approdo. Luogo ove arrivare grazie ad un progetto, fatto prima ovviamente.
Ogni giorno ci relazioniamo con QUALCOSA CHE NON SI VEDE ma spesso ci riferiamo solo a ciò che si vede e li cerchiamo sia il problema che le soluzioni. Questo è l’approccio materialista.
In realtà esistono due piani, quello delle evidenze e quello del senso di ciò che accade.
Il piano del senso è quello che ci fa dire: cosa si cela dietro a ciò che è accaduto? Che senso ha questo evento?
Questa domanda di senso vale per ogni cosa che la vita ci porta incontro e dunque non ha meno valore peri bambini in difficoltà.
Di fronte o dietro alle difficoltà di un bambino, c’è sempre un invito, un messaggio, una opportunità evolutiva per tutti, dal bambino agli adulti di riferimento.
L’opportunità di fare un lavoro interiore di autoeducazione a fini evolutivi per noi stessi e per il Cosmo.
Un lavoro che cercheremo di svolgere con lo studio, la conoscenza, il confronto, l’esperienza, l’apertura al mondo. Da noi al mondo e dal mondo verso di noi. Potremmo dire un Punto che va verso un Cerchio ed un Cerchio che torna punto. L’io trova se stesso in se stesso e l’io trova se stesso nella relazione.
Ciò che deve fare un pedagogista, un educatore, un genitore è relazionarsi con l’essenza più sacra del bambino e non con le sue manifestazioni comportamentali.
Solo questo ci mette in relazione col “senso”.
La pedagogia curativa allora si relaziona necessariamente col prenatale per aiutare il Nucleo Spirituale ad abitare il corpo nel modo migliore per giungere alla sua incalcolabile destinazione.
I bambini che non riescono ad abitare il loro corpo fanno sicuramente tanta fatica a relazionarsi col mondo. La loro relazione punto cerchio, inspirazione ed espirazione, non è armoniosa, ritmica.
Il pedagogista curativo per quel che gli è concesso, aiuta altri esseri umani a compiere la loro biografia nonostante le difficoltà
Cosa vuol dire compiere una biografia? Vuol dire compiere il proprio progetto incannatorio pre-natale.
E la nostra?
NON LASCIAMOLA IN UN CASSETTO…