La coscienza degli errori della vita terrestre nel post mortem

L’anima nel mondo astrale, attraverso le sette regioni o livelli, riflette sui suoi errori e apprende lezioni essenziali per la propria evoluzione spirituale. Nelle 7 regioni del mondo astrale, l’anima prima di poter accedere alle regioni del Mondo Spirituale, prende coscienza dei suoi errori della vita terrestre appena trascorsa. Queste regioni si possono descrivere come stati di coscienza o piani vibratori del Logos in cui l’anima riflette sulle esperienze della vita appena trascorsa per purificarsene.

• L’anima prende coscienza delle sue azioni, pensieri, sentimenti.

• Gli errori non vengono giudicati da una forza esterna, ma dall’anima stessa, che comprende le conseguenze delle proprie azioni sulla base della legge Karma.

Le regioni del mondo astrale le possiamo suddividere in tre gruppi di ‘livelli di coscienza’ anche se non vi è tra tali livelli o regioni alcuna separazione. Sarebbe come dire che nella sfera terrestre ci fosse una separazione tra le espressioni della vita. Possiamo infatti tranquillamente essere arrabbiati per qualcosa ed innamorati di qualcuno. Possiamo però vedere entrambe le ‘emozioni’ – rabbia ed innamoramento – vivere in noi contemporaneamente ma siamo anche in grado di differenziale. Dunque tra questi gradi del mondo astrale ove vi sono le forme animiche che hanno determinato la nostra personalità in vita, possiamo fare una distinzione tra:

Regioni inferiori: Qui l’anima potrebbe affrontare emozioni dense come paura, attaccamento o rimorso. È un processo di purificazione, in cui gli errori vengono riconosciuti e compresi.
Regioni intermedie: L’anima sperimenta una maggiore chiarezza, imparando lezioni dai propri errori in un ambiente meno oppressivo.
Regioni superiori: Qui l’anima accede a stati di consapevolezza più elevati, comprendendo il quadro più grande della propria esistenza e il significato delle sue esperienze.

Scopo della presa di coscienza

Abbiamo detto che questa presa di coscienza non ha lo scopo di punire l’anima, ma di farle comprendere:

• Gli insegnamenti delle esperienze vissute.
• Le opportunità di crescita spirituale.
• Le correzioni da apportare in future incarnazioni.

L’anima deve accedere al mondo dello Spirito totalmente purificata da qualsiasi relazione con la vita terrestre. Se non facesse questo, le sarebbe preclusa la ‘visione’ del mondo spirituale, la possibilità di interagirci poiché il livello di coscienza che possiederebbe non sarebbe adeguato a comprendere il mondo spirituale ed il suo linguaggio. Questo è il percorso che l’essere umano tenta di fare in vita quando esercita pratiche di Meditazione. La funzione della meditazione non è niente altro che questa. Se in vita, grazie ad essa e dunque ai suoi riflessi su pensieri, sentimenti ed azioni del mondo fisico, l’uomo riesce ad entrare nel mondo delle cause, degli archetipi, dell’oggettività, delle verità, sta facendo quell’esperienza che lo attenderebbe nel post morte, in vita e lo possiamo chiamare ‘Iniziato‘.

IoArgentoVivo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Next Post

La storia dell'anima. Memoria e corpo eterico

Sab Nov 23 , 2024
Il corpo eterico e la memoria La memoria non è una semplice funzione cerebrale, ma un processo spirituale che coinvolge il corpo eterico e quello animico. Essa riflette l’interazione dinamica tra i vari livelli dell’essere umano e il cosmo, rendendo possibile non solo il richiamo delle esperienze individuali, ma anche […]

Potrebbero piacerti