Rudolf Steiner tra infinite conoscenze che ci ha portato, ha soffermato la nostra attenzione sul fatto empirico che i sensi, non sono solo 5 come siamo abituati a credere, ma un po’ di più. ALl’inizio di queste sue conclusioni, egli riteneva ve ne fossero 10. Proseguendo nella sua indagine conoscitiva arrivò a dare prova dell’esistenza di 12 sensi. Questi 12 sensi non sono solo strumenti fisici, ma sono un porte verso una comprensione più profonda del mondo e del nostro essere.
Come approccio conoscitivo pratico ho pensato che una pratica meditativa su questi strumenti può aiutare chi li conosca e chi incontra questi concetti per la prima volta a farsi una immagine di questi sensi uscendo dall’intellettualismo dogmatico ed entrando nella percezione diretta.
Come per ogni momento meditativo è necessaria una preparazione del corpo fisico. Pertanto
Ci si siederà in un luogo tranquillo, su una sedia comoda, in posizione così detta del faraone, la schiena dritta ma rilassata le cosce parallele al suolo, i piedi (possibilmente scalzi) ben ancorati alla terra, le mani in grembo o appoggiate morbidamente e comodamente sulle ginocchia, al di sopra delle rotule, verso le cosce. Gli occhi chiusi o socchiusi. Si respira profondamente alcune volte, portando l’attenzione al momento presente.
Si entra nell’Intenzione
Si prende un momento per riflettere sull’intenzione della meditazione. Nello specifico l’intenzione è entrare in contatto con i propri 12 sensi incontrarli e comprendere il loro ruolo nella vita. Poi inizia l’esplorazione.
Fase 1: I Quattro Sensi Fisici
1. Senso del Tatto
Si porta l’attenzione alle sensazioni sulla pelle. Percepire il contatto con il pavimento, i vestiti, l’aria. Ci sia la domanda: Come il mio senso del tatto mi aiuta a entrare in relazione con il mondo fisico?
2. Senso della Vita (Vitalità)
Si porta l’attenzione al corpo fisico nel suo complesso.
Percepire i segnali interni: il battito del cuore, il flusso del respiro, le sensazioni di benessere o disagio.
Riconoscere che questo senso ci collega alla nostra vitalità e al nostro stato di salute.
3. Senso del Movimento (Cinetico)
Si Osserva il corpo immobile.
Percepire il sottile movimento del respiro e la consapevolezza della prorpia posizione nello spazio.
Riflettere su come il senso del movimento permetta di muoverrsi nel mondo con sicurezza.
4. Senso dell’Equilibrio
Si porta attenzione alla sensazione di stabilità.
Si riconosce come il corpo mantiene l’equilibrio, fisico ed emotivo.
Visualizzare un centro di equilibrio dentro di se, stabile e immutabile, anche quando il mondo intorno cambia.
Fase 2: I Quattro Sensi Esterni (Sensibili al Mondo)
5. Senso dell’Olfatto
Si porta attenzione al respiro ed alle sottili percezioni odorose.
Riflettere su come il senso dell’olfatto connette al mondo esterno in modo immediato e istintivo.
6. Senso del Gusto
Si porta attenzione alla bocca sentendone le sensazioni.
Osservare il gusto come un modo per sperimentare l’essenza delle cose che nutrono corpo e l’interiorità.
7. Senso della Vista
Con gli occhi chiusi si guarderanno le ombre e le luci dietro le palpebre.
Si osserverà su come il senso della vista sia una porta per vedere il mondo nelle sue forme.
8. Senso dell’Udito
L’attenzione ai suoni intorno. L’udito collega agli altri e permette di percepire la vibrazione del mondo.
Fase 3: I Quattro Sensi Superiori (Relazionali e Spirituali)
9. Senso del Calore
L’attenzione alla temperatura intorno e dentro di se. Il calore come un simbolo di connessione e vitalità, non solo fisica ma anche animica e spirituale.
10. Senso del Linguaggio (Parola)
Torniamo sul nostro respiro e riflettiamo sul potere delle parole di creare ponti tra le anime. Percepiamo l’eco delle parole che risuonano in noi, come un filo che ci unisce agli altri.
11. Senso del Pensiero
L’attenzione è alla capacità di comprendere e sentire il pensiero degli altri. Visualizziamo come il senso del pensiero ci permette di connetterci con l’intelligenza del mondo.
12. Senso dell’Io
Ed ora ci si soffermi sulla percezione degli altri come esseri unici e sulla loro essenza.
Chiediamoci: Come posso sentire l’Io degli altri con rispetto e amore?
Si percepisca il proprio Io, come centro stabile, che entra in relazione con il mondo in modo armonioso.
Conclusione. Integrazione
Portare l’attenzione al respiro e immaginare che ogni senso si armonizzi dentro di se, come strumenti di un’orchestra.
Riconoscere come ognuno di essi contribuisca alla propria esperienza e alla propria connessione con il mondo.
Ringraziare se stessi per aver dedicato questo tempo alla propria crescita della coscienza.
Quando si è pronti, riaaprire gli occhi.